Polipi della colecisti – gallbladder polyps

Un polipo della colecisti è una protrusione della mucosa della colecisti nel suo lume. Essi si presentano nel 5% della popolazione, ma solo il 5% di questi sono veri polipi e potrebbero avere una potenzialità neoplastica.
Sono in genere asintomatici, ma in alcuni casi possono dar luogo a sintomatologia, quando probabilmente essi o loro detriti possono dare quadri ostruttivi.
I pseudo-polipi sono innocui, mentre i veri polipi possono evolvere in un temibile cancro della colecisti.
La diagnosi dovrebbe in primo luogo discriminare tra un calcolo ed un polipo; quindi distinguere tra un polipo vero ed un pseudopolipo, quindi stabilire le dimensioni di tali formazioni. Le modalità diagnostiche comprendono la ecografia addominale senza e con contrasto, la TAC e la Risonanza Magnetica. La presenza in ecografia di un aspetto a coda di cometa evoca un pseudopolipo, un polipo colesterinico. L’ecoendoscopia è una recente modalità diagnostica che sembra sia efficace ma solo per i polipi di dimensioni superiori ai 10 mm; in realtà nessuna delle tecniche sopradescritte permetterebbe però una sicura distinzione tra polipi veri e pseudopolipi di piccole dimensioni.
Il 70% dei polipi sospetti sono in realtà pseudo polipi (Wiles).
Ciò che sembra emergere dai diversi studi è che i polipi che degenerano sono quelli di dimensioni maggiori, e che il rischio di malignità aumenta nettamente con i polipi di dimensioni superiori ai 10 mm; per questi è indicata la colecistectomia; sembra anche che per i polipi di diametro inferiore ai 5 mm il rischio di malignità sia nullo (McCain); si consiglia quindi il follow-up dei polipi tra 4 e 10 mm; tale follow-up consisterebbe in 2 TAC a distanza di 6 mesi e quindi ogni anno sino a 5 anni; ma tale protocollo può variare in relazione a fattori di rischio (McCain). Questi sarebbero lo stato di unicità o di molteplicità dei polipi (i polipi multipli avrebbero minor rischio di evoluzione) (Wiles); il fatto che i polipi sessili sarebbero maggiormente a rischio di quelli peduncolati; l’età oltre i 50 anni, anche se i polipi abbiano un diametro tra 6 e 9 mm; l’appartenenza al gruppo etnico indiano (India e indiani d’America); una concomitante Colangite Sclerosante indipendentemente dal calibro del polipo (McCain); una concomitante litiasi della colecisti invece non aumenterebbe il rischio;

In uno studio istologico (XU) effettuato su 1446 colecistectomie per polipi della colecisti, l’87,1% erano rappresentati da lesioni colesteriniche (pseudo polipi), l’11,2% da lesioni benigne non colesteriniche (adenomi 8,9%), mentre nell’1,6% dei casi si trattava di polipi maligni. Clinicamente i pazienti con lesioni colesteriniche presentavano più spesso alterazioni del profilo lipidico. All’analisi multivariata fattori predittivi di malignità erano un’età > 50 anni, dimensioni superiori ai 10 mm, la presenza di sintomatologia e la coesistenza di litiasi. Xu propone un algoritmo nel quale sono candidati alla chirurgia non solo coloro con polipi > 10 mm,sintomatici o con litiasi associata, ma anche quei polipi tra 5 e 10 mm in soggetti con età > 50 anni e solitari.

Nel caso di polipi multipli la strategia, secondo alcuni, si basa sulle dimensioni del polipo di calibro maggiore (Wiles). Come detto i polipi a maggior rischio sono quelli solitari, ma alcuni autori in analisi abbastanza datate (1998) considerano l’esistenza di una indicazione alla chirurgia quando ci siano polipi multipli in numero inferiore a tre, indipendentemente dalle dimensioni (Shinkai).
Wiles propone un algoritmo che conferma le osservazioni di McCain: conferma la colecistectomia dei polipi con diametro > 10 mm; in quelli inferiori ai 10 mm in primo luogo si valuta l’esistenza di una sintomatologia che riconduca alla colecisti; se la colecisti si ritiene sia collegata ai sintomi propone la colecistectomia (Marangoni); se la sintomatologia è assente ci si basa sull’esistenza di fattori di rischio quali l’età > 50 anni, la coesistenza di una colangite sclerosante (Marangoni), la etnicità indiana, la presenza di un polipo sessile ed un ispessimento parietale > 4 mm. In caso di presenza di qualcuno di questi fattori, se il polipo ha diametro < 6 mm si propone una osservazione periodica; se il diametro è tra 6 e 9 mm si propone la colecistectomia; se i fattori di rischio sono assenti, si propone una osservazione ecografica sino a 5 anni; se il polipo aumenta di 2 mm la colecistectomia è consigliata (Wiles).

McCain RS, World J Gastroenterol 2018 July 14; 24(26): 2844-2852
Wiles R, Eur Radiol (2017) 27:3856–3866
Xu A, J Gastrointest Surg (2017) 21:1804–1812
Marangoni 2012 HPB 2012, 14, 435–440
Shinkai H, 1998, Am J Surg 175:114–117